lunedì 31 marzo 2008

..Io e la matematica..


E dopo aver intervistato un po di persone, passiamo ora alla sottoscritta..del suo rapporto con la matematica!!


Fin da quando si nasce si viene a contatto con i numeri. Ovviamente all’inizio in maniera assolutamente inconsapevole e inconscia. Prendiamo per esempio un bimbo che nasce. Vengono registrate le ore in cui viene alla luce, il peso, la lunghezza. Questi sono tutti dati riportati in maniera matematica. A mano a mano che si cresce la matematica prende un significato più concreto nella vita del bambino. Egli infatti è circondato da persone che ripetono numeri. Prendiamo il classico esempio della mamma che conta 1,2,3 coprendosi le mani e poi le scopre facendolo divertire dicendo ad alta voce "BUUUU!!" Dalla Scuola dell’ Infanzia invece, il bambino inizia a familiarizzare con il concetto di numero. Egli sa contare a voce, conta i suoi compagni per i giochi di squadra, conta le macchinine o le bambole che gli vengono sottratte. Solamente nella Scuola Primaria il bambino, grazie all’insegnante, viene messo al corrente di ciò che vuol dire numero, ciò che si può fare con i numeri, riesce a contare in modo decrescente e crescente in modo corretto. Spesso però questo impatto non sempre è cosi piacevole. Ed ecco che entra in campo la sottoscritta. Non avendo frequentato la Scuola dell’ Infanzia, l’approccio con la Primaria è stato abbastanza traumatico. In particolare con la matematica come disciplina da apprendere. Per tutti i cinque gli anni e gli anni successivi è stata la mia spina nel fianco. Non so spiegarmi bene il motivo vero e proprio, probabilmente ce ne erano più di uno. Le sottrazioni, le addizioni e le moltiplicazioni, una volta appresa la procedura, non mi creavano alcuna difficoltà. Non si può dire la stessa cosa per quanto riguarda le divisioni e soprattutto i problemi. Quello che mi metteva particolarmente in crisi non era tanto capire l’incognita, le parole chiave da mettere in risalto, ma bensì riuscire a ragionarci su per arrivare a quel determinato risultato in modo tale da farlo esatto. Spesso e volentieri, i bambini a questa età piuttosto che ragionare sulla consegna si precipitano sul segno da scegliere, a volte tirandolo a caso. L’insegnante a mio avviso dovrebbe fare leva anche sull’esperienza diretta, far provare concretamente ai bambini ciò che trattano solo in teoria. Per esempio portarli in palestra per far sperimentare loro i raggruppamenti. Un altro suggerimento che può portare a risultati molto produttivi potrebbe essere quello di presentare il problema o la questione in maniera interessante, da cogliere l’attenzione degli alunni. Più una cosa viene presentata in maniera noiosa più l’effetto è controproducente, soprattutto se si ha a che fare con dei bambini. Quindi fino alla quinta elementare problemi e tutti gli annessi e connessi non mi andavano proprio a genio. Grazie all’aiuto di alcune ripetizioni ed un metodo più efficace extra-scolastico sono riuscita a superare le difficoltà. Per quanto concerne, invece, matematica alla scuola media la situazione della sottoscritta diventa ancora più complicata. Proporzioni, problemi, potenze e algebra mi vennero presentate in maniera molto sistematica e confusionaria. E’ proprio vero che quando una materia non viene presentata bene, o comunque non viene amata dalla persona che la deve insegnare il risultato è pessimo, soprattutto per le persone che non spiccano particolarmente in quella materia. Tutto ciò l’ho sperimentato sulla mia pelle, perché quando ho intrapreso la scuola superiore ovvero il Liceo Linguistico la situazione è cambiata radicalmente. La professoressa in questione amava molto la sua materia e riusciva a trasmettere questo suo interesse per la matematica. Per tutti i cinque anni ho dovuto rimpiangere di non aver avuto la possibilità di apprezzare la matematica così come deve essere apprezzata. Adesso che sono in università l’approccio è ancora più differente e soprattutto interessante. Ma la cosa importante che deve sempre rimanere a mente è riuscire a rapportare tutto ciò che concerne la matematica con la realtà circostante, al fine di risolvere sia problemi matematici sia problemi della vita quotidiana. Che ne dite??

..La speranza è ultima a morire..


Era assolutamente vero...tantissime persone la matematica non la possono vedere..nemmeno con il cannocchiale aristotelico!!Facendo un calcolo..ho intervistato una decina di persone e mi hanno risposto tutte quasi alla stessa maniera.

"Io non sono mai stato portato..il mio cervello evidentemente non sopporta formule..regole..etc etc"
"Non mi piace perchè non la capisco, la trovo molto astratta!"
"La odio perchè non è un' opinione, deve sempre risultare allo stesso modo. La persona non può avere margine di errore o di giudizio!"
"Non l'ho mai capita, ma penso che la colpa deve essere attribuita ai professori che non sapevano spiegare la materia in questione!"
"Io stranamente ero molto ferrato con i conti, forse avevo buona memoria."
"Io sinceramente non ho mai avuto questi grandi problemi, anzi risolvere i problemi mi divertiva tantissimo. Dici che sono normale??"
"Oddio non parlarmi di matematica..quel nome non voglio sentirlo nemmeno nominare!"
"La matematica è una noia mortale: conti su conti. E se poi non mi vengono mi innervosisco."
"Guarda a mio parere è una materia alquanto indifferente!Quindi mi dispiace ma non so cosa risponderti"
"Ho sempre preferito l'area umanistica, quella scientifica tentavo sempre di metterla un pò da parte"

Beh che dire ragazzi??La matematica è un pò una spina nel fianco..anche se non per tutti!Da quello che sono riuscita a captare, mi sembra che per tutti la matematica è intesa come serie di calcoli ripetitivi, problemi noiosi..insomma il loro approccio è molto sistematico, schematico quasi innaturale.
Che fare a questo punto?Sperare che le insegnanti cambino il loro approccio nel proporre questa materia in una maniera del tutto diversa da quella tradizionale..
si si..la speranza è ultima a morire..

venerdì 28 marzo 2008

..o è bianco o è nero..


Eccomi qui davanti a questa pagina ancora tutta da riempire!! Matematica eh?? Spesso mi chiedo perchè matematica non sia sempre molto amata tra gli studenti..già a partire dalla tenera età. Ovviamente non si può fare di tutta un'erba un fascio..ma la questione rimane sempre aperta..perchè non piace molto rispetto alle altre materie?? Forse perchè non è cosi flessibile..o è bianco o è nero! 2+2 è = a 4 e non può esserci risposta differente da questa..ma questa è solo una mia riflessione! Da oggi in poi mi riprometto di guardare piu positivamente verso questa ricca disciplina che sicuramente può insegnare molto! Nel frattempo farò dei sondaggi per vedere chi è del mio stesso parere o chi la pensa diversamente!! In fondo il mondo è bello perchè è vario..

martedì 18 marzo 2008

..Noi e la matematica..mezza giornata con i NuMeRi..















Ma ci avete mai fatto caso come nell'arco di una giornata i nostri amici numeri ci sommergono??cavolo..io non me ne ero mai accorta..eppure se ci pensate..è sbalorditivo!!provateci..è divertente!!da fare anche con i vostri bambini..




Apro gli occhi ancora assonnata nonostante sia andata a letto presto la sera prima. E' il cellulare che vibra e che mette fine ai miei sogni. Prima cosa che si ricollega con la nostra "matematica" sono le ore che guardo sul cellulare: 09:00! Leggo il messaggio che mi è arrivato, è il mio ragazzo che mi ha scritto alle 08:57. Dopo aver risposto, mi alzo dal letto e cerco una delle 2 ciabatte che si è infilata sotto il letto. Mi dirigo in cucina per fare colazione e mio fratello mi offre 1 briosche delle 3 che ha tenuto in serbo per noi ragazze. Mentre mangio realizzo che oggi 31 Marzo è il compleanno di un mio amico così gli faccio gli auguri per i suoi 23 anni. Vado in bagno per lavarmi e vestirmi, scorgo la bilancia. Mi dico che mi devo pesare ma ho paura di sbirciare il peso. Così altri numeri mi sommergono, che pero non riporto!!!:) Cosi una volta preparata decido di sfogliare un po il Cittadino della mia città. Cosi a pagina 9 trovo un articolo molto interessante che mi sembra che mi riguardi personalmente: "A rischio 1 treno regionale su 5". L'articolo riporta la notizia che riguarda Monza, la mia città e il giornalista dice che ci si è dati tempo fino al 31 Marzo 2008 per conseguire tutte le condizioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi del piano d'impresa e alla definizione dei nuovi contratti di servizio con le regioni. Continuo a leggere l'articolo e scopro che il problema non riguarda me in particolare che devo fare la tratta Monza-Milano Garibaldi, ma bensì i treni per Lecco e Bergamo che non ci sono oltre l'orario delle 21:41. Il problema in realtà è un altro ancora e si puo riassumere con la domanda "chi paga?" Leggo con disappunto che in Lombardia servono 70 milioni di euro da aggiungere ai 200 annui già erogati reperibili ahimè all'effettivo taglio delle linee e dei servizi da parte di Trenitalia a suo piacimento, come nel 1982 con la Monza.Molteno. Un po sbalordita e malinconica decido di buttarmi tutto alle spalle e preparare una sorpresa per il mio ragazzo: il tiramisu. Mi faccio aiutare da mia madre per gli ingredienti:
4 uova da dividere in 4 tuorli e 4 albumi
500 gr di mascarpone
caffè in una moca da 6
1 confezione di savoiardi
50 gr di cacao amaro
100 gr di zucchero
Una volta terminato il dolce lo metto in frigorifero per almeno 2 ore. Sfrutto il tempo che mi rimane per fare un pò di ciclette. In totale riesco a bruciare circa 250 calorie: "Non male" dico tra me e me!! Dopo mangiato mi fiondo sul divano e guardo uno dei miei programmi preferiti in tv che inizia esattamente alle 14:50, ma ahimè mi appisolo e solamente dopo qualche ora sarà mia sorella che verrà a svegliarmi..

sabato 8 marzo 2008

Povere donne!!! Auguriiiiiiiiii a TUTTE!
















In occasione della festa delle donne facciamo gli auguri a tutte e quante.
Dal momento che è dall'antichità che le donne...sono sempre discriminate!vediamo in matematica..

Si narra che la prima donna dedita alla matematica fu Teano, moglie di Pitagora (VI secolo a.c.) e nella scuola Pitagorica vi erano ben 28 donne!! Evento raro... poichè la cultura matematica è sempre stata considerata patrimonio maschile...al punto che alle donne veniva negata la possibilità di praticare la matematica.
Poche le donne ricordate nella storia della matematica!
Ricordiamo nel IV secolo d.c. Ipazia, famosa risolutrice di problemi.
Nel rinascimento Maria Gaetana Agnesi è famosa per la sua curva :" versiera di Agnesi" che ha equazione: (a^2 + x^2)y = a^3 .
Le donne vennero discriminate anche nel XX secolo nel precludere loro i posti di docenza riservati agli uomini, come successe a Noether Emmy alla quale fu rifiutata la docenza a Gottinga. Il signor LE BLANC. Sophie Germain nacque nel 1776, figlia di un mercante..si appassionò alla matematica leggendo le opere di Eulero e Newton. Nel 1794, venne inaugurata a Parigi l'Ecole Polytecnique ma le donne non erano ammesse...Cosa fece allora Sophie? Assunse l'identità di Antoine Le Blanc per partecipare all'attività scolastica. La genialità delle risposte di Le Blanc vennero notate dal prof. Lagrange, che chiese di incontrare lo studente.....e scoprì l'inganno....Ma da allora Lagrange divenne amico e ispiratore di Sophie così come lo divenne anche Gauss.